Regionali 2017 come un panino con speck senza tuma
In mancanza della tuma
mangiamo il panino con il solo speck
di Angelo Severino ©
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Avevo dodici anni e, come abitudine, prima di entrare a scuola, compravo sempre qualcosa da mangiare durante i minuti di ricreazione. Con cento lire mettevo in borsa un bel panino, appena sfornato, con speck e tuma che il signor Francesco, che aveva la sua alimentari proprio davanti alla scuola, mi preparava e mi incartava con tanta cura. L’unica sua pecca era quella che non faceva credito.
Una mattina, come era solito fare, mi dà il panino. Però, mettendo la mano in tasca mi accorgo di non avere le cento lire ma solo sessanta. Ci siamo guardati negli occhi e ho capito che non c’era nulla da fare. Ero davanti a una scelta. O rinunciare al panino oppure dargli le sessanta lire e lui me lo avrebbe consegnato… ma senza la tuma. Così, quella mattina, durante la ricreazione, mangiai il mio panino con speck ma… senza tuma. Non avevo avuto scelta. O così o restare a digiuno.
In queste elezioni per il rinnovo del Parlamento siciliano è come mangiare un panino con speck ma… senza tuma. Già! Avrei voluto gustarmi appieno il mio momento magico mettendo una bella croce su una lista con tanto di Trinacria indipendentista stampata sulla scheda elettorale.
Purtroppo così non sarà. Nemmeno sotto tortura potrei votare un candidato a presidente come Nello Musumeci, politico italiota, colonizzato da un potere centralistico-nordistico. Vorrebbe abolire lo Statuto dell’autonomia siciliana e consegnarci a Matteo Salvini, alla Lega Nord, che, al contrario, vuole l’autonomia.
Sicilia Nazione, il Fronte Nazionale Siciliano e il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia nel mese di gennaio di quest’anno si sono aggregati, dando vita al “Movimento Nazionale Siciliano” guidato dall’ex assessore regionale Gaetano Armao.
Gaetano Armao, l’uomo che Berlusconi voleva come candidato presidente alla regione siciliana, si era intruppato nel caos Musumeci che gli aveva promesso un assessorato con la delega all’economia. Ma ora Armao è rimasto sempre più “indignato”. I veri indignati restano però quanti avevano sperato nel Fronte Nazionale Siciliano e nel Movimento per l’Indipendenza della Sicilia.
E allora, davanti al niente, davanti al nulla, davanti a un centro sinistra che ha sfasciato anche in Sicilia quel poco che era rimasto ancora intatto, davanti a un centro destra che con Nello Musumeci vorrebbe eliminare lo statuto siciliano e consegnare la Sicilia a Matteo Salvini, non ci resta che scegliere fra l’aspirante presidente del M5S Giancarlo Cancelleri e Roberto La Rosa di Siciliani Liberi.
E come dare al signor Francesco sessanta lire anziché cento. La scelta è: o il panino con “speck” (Roberto La Rosa) ma… senza “tuma” (la mancanza della Trinacria sul simbolo elettorale) o il panino con “mozzarella” (Giancarlo Cancelleri) ma.. senza “pomodoro” (i grillini sono per l’autonomia siciliana?). Scegliere, allora, sarà un problema di gusto! Tutto qui. Personalmente sono molto invidioso dei panini con “speck e tuma” che nutriscono i Catalani.
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