Regionali 2017. Spiràmo ca fussi a vota bbona!

Regionali 2017. Spiràmo ca fussi a vota bbona!

Regionali 2017

Stavòta a freccia nun sbagliò e centru fici.
Spiràmo ca fussi a vota bbona!
di Angelo Severino ©
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Elezioni regionali 2017. Al contrario delle comunali di Palermo quando la freccia scoccata dall’arciere Massimo Costa si disperse nell’erba, oggi da quell’arco è partito il dardo che potrebbe centrare il bersaglio.

Domenica 9 luglio, a Pergusa, l’assemblea del movimento “Siciliani Liberi”, di cui il prof. Massimo Costa è presidente, ha designato per acclamazione l’avvocato palermitano Roberto La Rosa come candidato a presidente della Regione Siciliana per le prossime elezioni regionali.

Roberto La Rosa

Roberto ho avuto modo di conoscerlo ai tempi in cui entrambi militavano nello storico “Frunti Naziunali Sicilianu”, nel periodo in cui Pippo Scianò era il segretario e Corrado Mirto il presidente. Tutti insieme, uniti da un vero spirito indipendentista, abbiamo intrapreso numerose impegnative lotte e condiviso gioie e dolori. Battaglie che sicuramente Roberto La Rosa non solo non ha abbandonato ma che oggi, più che nel passato, porterà avanti per accompagnarsi vittoriosamente verso la presidenza della Regione Siciliana.

Fra i punti salienti del suo programma elettorale e di governo (se ci dovesse essere) vi è la “Questione Finanziaria Siciliana” (ignorata da tutti, nascosta ai Siciliani, ma considerata l’origine di quasi tutti i problemi della Sicilia di oggi) con la proposta istituzionale di costituzione della Sicilia in “Zona Economica Speciale” per rilanciare investimenti e occupazione attraverso la totale devoluzione fiscale e amministrativa, ossia la fiscalità di vantaggio, e l’introduzione di una moneta complementare nonché la sburocratizzazione e uno status doganale speciale.

«Si sappia – puntualizza Massimo Costa – che quando alla Regione manca denaro (dagli ospedali ai disabili, agli investimenti per la forestale, agli stipendi per i dipendenti delle province) non è per mera mala gestione, come semplicisticamente detto da molti, ma perché i nostri tributi naturali vengono regalati allo Stato italiano. E tutto questo, fino a ora, è stato fatto in modo illegittimo e incostituzionale».
È bene anche che, oltre alla parte fiscale, il candidato alla presidenza della Regione Siciliana Roberto La Rosa si impegni sul fronte dell’agricoltura siciliana che le dissennate politiche europee stanno mettendo in ginocchio; del territorio siciliano affinché l’ecosistema ritorni a essere quello vivibile di una volta; del turismo con la valorizzazione storica anche di quella parte centrale dell’Isola che è in agonia; dell’immigrazione selvaggia che ogni giorno approda illegalmente sulle coste siciliane e di cui né all’Italia né all’Europa interessa, considerandoci una loro naturale colonia; della disoccupazione che, per una scellerata incapacità politica di gestire le molteplici opportunità utilizzabili, sta lasciando in povertà migliaia di famiglie siciliane.

Stavòta a freccia nun sbagliò e centru fici. Spiràmo ca fussi a vota bbona!

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One thought on “Regionali 2017. Spiràmo ca fussi a vota bbona!

  1. Sicilia indipendente…..e che facciamo con le basi americane in Siciia…dicitimillu vuautri.

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