Dominazione in Sicilia. Una minchiata tutta italiana!
Dominazione in Sicilia
Dal 1860 in poi ai Siciliani è stato fatto il lavaggio del cervello
per convincerli del fatto che loro sono stati sempre servi
di dominazioni straniere.
di Corrado Mirto ©
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Dominazione in Sicilia. Dal 1860 in poi ai Siciliani è stato fatto il lavaggio del cervello per convincerli del fatto che loro sono stati sempre servi di dominazioni straniere, sempre abitanti di una colonia. E i risultati di questo lavaggio del cervello sono stati devastanti.
A volte il Popolo Siciliano è stato definito un popolo “bastardo”, a volte è stato definito un popolo “meticcio”, a causa di contatti avuti con altri popoli. E allora io mi pongo degli interrogativi: Se i Siciliani sono “meticci” e gli Italiani sono una “razza pura”, com’è possibile che i Siciliani siano Italiani? E se gli Italiani sono una “razza pura”, immune da mescolanze, è possibile che i Longobardi non siano mai stati nell’Italia del nord e del centro, come io erroneamente credevo, ma sono stati in Sicilia?
Grazie a una tenace attività svolta dagli “amici” (ossia dai nemici) della Sicilia, la storia siciliana è stata fatta in parte scomparire (per esempio, il periodo del grande sovrano siciliano Federico III che, tra il 1200 e il 1300 guidò vittoriosamente l’epica resistenza del piccolo Popolo Siciliano contro l’aggressione di mezza Europa) e in parte è stata alterata.
Per la Sicilia, infatti, si parla di dominazione normanna (la dinastia normanna all’inizio venne da fuori ma che, con il passar del tempo, divenne una dinastia nazionale), di dominazione sveva (gli Svevi non sono mai venuti in Sicilia; era Federico II re di Sicilia per legittima successione poiché figlio della regina di Sicilia Costanza che era di Svevia), di dominazione aragonese (ricordiamo che per alcuni anni il Regno di Sicilia fu in guerra con il Regno di Aragona e che nella grande battaglia navale di Capo d’Orlando del 1299 si scontrarono la flotta siciliana e quella aragonese).
La lettura del quadro genealogico dei re di Sicilia ci riserva, inoltre, una sorpresa. Dall’inizio del Regno di Sicilia, (che si ha nel 1130 con Ruggero II) alla fine dell’indipendenza del Regno (che si ha nel 1412 con l’ascesa al trono d’Aragona e di Sicilia di Ferdinando II), nel succedersi di tante presunte dominazioni straniere, nel Regno di Sicilia vi fu per quasi trecento anni sempre la stessa dinastia nella quale la successione qualche volta si ebbe per linea femminile come, per esempio, nel caso di Costanza d’Altavilla.
Con questa attività svolta a distruggere la storia siciliana è stata ottenuta la cancellazione della memoria storico-culturale dei Siciliani. È stata ottenuta (per adoperare un termine adoperato da qualche studioso) la deculturizzazione del popolo Siciliano.
Grazie a questa attività, i Siciliani conoscono la storia di Crema e di Cremona, sanno tutto sul Tumulto dei Ciompi avvenuto a Firenze, ma non sanno, per esempio, chi sia il loro grande sovrano Federico III.
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A volte faccio una riflessione, vorrei aver vissuto il periodo che va dal 1296 al 1337, quando a capo della Sicilia c’era Federico III, avrei voluto esserci per essere testimonio di tutti quegli episodi che hanno fatto di questo Re il migliore che avessimo mai avuto e che non avremmo in seguito potuto replicare. Oggi, con la storia distorta e manchevole che ci insegnano a scuola, non si conoscono i reali fatti che hanno reso la Sicilia “SOLA CONTRO TUTTI” e che tutti! Napoli, Francia, i Papi, a anche gli stessi Aragonesi. Ma in quel LUNGO REGNO eravamo LIBERI!!!
Aggiornati che fu l’Etna a scacciare i sicani nella parte occidentale, i siculi traversarono lo stretto con pelli di animali gonfiati a mo’ di salvagente allorquando dopo decenni d’eruzioni piroclastiche il vulcano si quietò !
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Complimenti per l’articolo