Cantieri bloccati in Sicilia. Il regalo della Lega di Salvini
Cantieri bloccati in Sicilia
UN ALTRO REGALO DELLA LEGA DI SALVINI ALLA SICILIA
Cento imprese siciliane in fallimento e quasi tremila lavoratori in licenziamento. Questo è il regalo del partito di Matteo Salvini ai Siciliani e a quanti lo hanno votato in Sicilia.
Palermo, 06 giugno 2019 – Passa al Senato la norma conosciuta come lo “sblocca cantieri” e da oggi bloccati i lavori sulla Agrigento-Caltanissetta e sulla Palermo-Agrigento.
È stato, infatti, ritirato l’emendamento con cui si istituiva il fondo “salva imprese” che avrebbe consentito di salvare anche i cantieri del gruppo CMC di Ravenna e le oltre cento aziende siciliane creditrici. La coop dell’Emilia-Romagna si trova stretta fra incassi mancati (due miliardi di debiti) e le sette richieste di fallimento.
Dopo il Senato ora lo sbocca cantieri va alla Camera e se i deputati relatori della Lega non depositeranno l’emendamento che istituisce il fondo “salva cantieri”, i componenti del comitato delle cento imprese creditrici della CMC sono pronti ad avviare le procedure per comunicare alle Prefetture, all’Anas e ai sindacati l’immediato blocco di ogni attività nei cantieri.
Insomma, la Lega di Matteo Salvini SBLOCCA i cantieri del suo Nord e BLOCCA quelli di Sicilia. Dopo le misere quote tonno assegnate a Favignana, arriva ora questa nuova “sberla leghista”. E, ancora, i Siciliani non sanno che fine ha fatto La Nord-Sud che dovrebbe collegare la costa tirrenica con il canale di Sicilia.
Alcuni giorni fa, il ministro leghista Gian Marco Centinaio aveva decretato la chiusura della tonnara di Favignana, arrecando un grave danno economico alla “Nino Castiglione”, l’azienda trapanese a cui era stata affidata l’attività dell’impianto e che aveva investito nell’iniziativa circa un milione di euro, creando oltre 50 posti di lavoro.
La CMC è stata fondata a Ravenna il 7 marzo 1901 da 35 muratori che costituirono la “Società anonima cooperativa fra gli operai, muratori e manuali del Comune di Ravenna”. Nel 1909 la Società si fuse con quella dei Cementisti: da allora “Muratori” e “Cementisti” contrassegnano il marchio CMC.
Nel secondo dopoguerra la Cooperativa è stata impegnata nella costruzione di impianti petrolchimici a Ravenna e in Sicilia. Negli anni Settanta la CMC si distingue per due opere di grande rilievo: il viadotto del Gorsexio (all’inizio dell’Autostrada dei Trafori che collega Voltri con Alessandria) e il ponte di ferro che attraversa il torrente Platano nel tratto autostradale che collega Potenza all’Autostrada del Sole.
Nel 1975 è entrata nel mercato estero con un appalto in Iran. Negli anni ‘80 CMC ha operato soprattutto in Africa nella costruzione di silos e complessi molitori per cereali (Algeria, Iran), di strade (Somalia, Tanzania, Costa d’Avorio e Burkina Faso) e di dighe (Mozambico, Botswana, Zimbabwe, Tanzania, Algeria). La Cooperativa produce oggi all’estero oltre il 60% del suo fatturato ed è attualmente presente in circa 40 Paesi di 4 continenti.
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